Anche quest’anno è andato in scena Expop, ma questa volta più temerario e spudorato che mai. Una sfida a Milano e a tutti coloro che vogliono mettersi alla prova con il futuro. EXPOP è la versione pop di Expo, una vetrina di persone, idee e visioni. Inaugurata nel 2012, nell’anno dell’Esposizione Universale la manifestazione è stata la più ambiziosa di sempre e ha proposto una nuova idea di futuro per Milano, per renderla capitale internazionale di innovazione, arte, cultura e qualità del vivere con progetti visionari di alto valore. EXPOP è un’iniziativa dell’associazione Vivaio ed è stata inaugurata il 20 e 21 giugno 2015 al 39esimo piano di Palazzo Lombardia e al Vivaio Riva in via Arena 7.
Sul palcoscenico di EXPOP 2015 passato, presente e futuro al servizio di una nuova Milano. Rispetto alle tre edizioni precedenti quest’anno la parola chiave è stata partecipazione. Non una semplice adesione di principi o condivisione di obiettivi: i cittadini sono infatti stati chiamati a dare un supporto attivo al futuro di Milano. I Milanesi che hanno più a cuore la loro città sono diventati Mecenati supportando i progetti acquistando le Milano Coin, la moneta per il bene di Milano e partecipando ai numerosi eventi organizzati.

Premio Barca*
Voto dei mecenati di Milano: Wood*ing
Wooding è un progetto di Valeria Margherita Mosca. E’ risultato il progetto più votato dai mecenati di Milano che su expop.org potevano contribuire a supportare a progetti per la città.
Dopo Wooding i progetti più votati sono stati Anime Nascoste, Scuola ++, Artiviamo e Restart Milano.

La caratteristica di Wooding è quella di trasformare piante selvatiche in cibo commestibile. Il progetto è stato selezionato da Vivaio per Expop, perché obiettivo della fondatrice è di sviluppare da Milano un centro di ricerca e di produzione che possa far diventare la nostra città leader in questo nuovo tipo di produzione alimentare.

Ecco come Wooding viene spiegata dalla sua fondatrice:
Wood*ing è  un’ organizzazione di ricerca e un laboratorio di sperimentazione sul cibo selvatico e il suo utilizzo in cucina. Esploriamo,Raccogliamo,Analizziamo,Studiamo,Sperimentiamo,Conserviamo,Cuciniamo,Divulghiamo.
Il cibo selvatico, disponibile nei nostri ecosistemi, è un’importante risorsa alimentare e culturale. Conoscere la possibilità di “raccogliere” oggi e di arricchire la nostra dieta con cibo selvatico, ci spinge ad approfondire la conoscenza e lo studio del mondo vegetale, delle piante disponibili e del loro uso, avvicinandoci all’etnobotanica e al nostro territorio, a comprendere il modo complesso con cui il cibo è legato alla nostra esistenza, alla salute del pianeta terra e ai suoi ecosistemi. Raccogliere i frutti spontanei da se significa riportare il contatto con la terra e con la fatica nella nostra esistenza e, anche se fatto solo sporadicamente, questo potrebbe comunque aiutarci a ristabilire una consapevolezza concreta delle materie di cui ci nutriamo e della loro origine. In quest’ottica vediamo wood*ing e il nostro lavoro come un’opportunità per segnare una nuova strada di contiguità tra necessità alimentare, ecologia e appetito. Oltre ai concetti e alle frontiere del bio e del km zero, la ricerca di wood*ing sul cibo selvatico si addentra, sull’onda delle più alte sperimentazioni gastronomiche contemporanee, nei temi di una POSSIBILE e VERA sostenibilità alimentare che coniuga, nel suo delinearsi, l’identità culturale dei luoghi e dei tempi passati e presenti, la storia sociale e culturale, l’importanza della biodiversità naturale spontanea del nostro paese e delle antiche tradizioni legate alla nostra cultura. La raccolta di piante, frutti, semi, radici spontanee, la ricerca delle tecniche artigianali gastronomiche del passato, la biodiversità delle nostre colture antiche genera, proseguendo la ricerca, un database di materiale genetico autoctono, di organismi, di pratiche culturali, di idee infinito ma che è in grado, nel contempo, di mantenere la nostra identità nella sua forma più robusta e autentica e di aprirci, nella sua ricchezza, la possibilità di sperimentazioni culinarie di alto livello contemporaneo veicolando un chiaro intento di salvaguardia ambientale.
di Valeria Margherita Mosca (info@wood-ing.org)

Nota: alla cerimonia di chiusura in Triennale, Valeria Margherita Mosca porterà degli assaggi della cucina selvatica di Wooding.

* Scultura originale dell’artista Thula

Premio Freccia*
Progetto sviluppato durante Expop: Il Bosco Immobile
Quest’anno in Expop è stato valutato anche lo sviluppo dei progetti, dal momento della loro presentazione alla chiusura della manifestazione. Il progetto che è stato sviluppato di più è il BOSCO IMMOBILE, nato dall’unione tra il progetto di Airlite (Aria Pura per Milano) e quello di Retake Milano. Ecco come è nato il progetto:

IL PROBLEMA
Milano risulta una delle città più inquinate del mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità a causa dell’inquinamento da NO2, O3 e PM2,5 a Milano muoiono ogni anno circa 5.000 persone e ogni cittadino perde in media 11 mesi di vita. Le categorie più colpite dall’inquinamento sono bambini, anziani e malati.
Sono cifre drammatiche: per questo è priorità intervenire per incrementare durata e qualità della vita ai milanesi e, successivamente, alle persone che abitano in metropoli di tutto il mondo. Fonte: http://www.viias.it

DAL PROBLEMA AL PROGETTO
PUNTO DI PARTENZA La domanda che ci siamo posti è: COME SI PUO’ INTERVENIRE PER RIDURRE L’INQUINAMENTO IN CITTA’?
LA RISPOSTA La soluzione è stata mettere assieme AIRLITE azienda che produce vernici che assorbono l’inquinamento e l’associazione RETAKE MILANO che da anni rivernicia le pareti degli edifici imbrattate da scritte e graffiti illegali. Da questo incontro nasce il progetto di far usare le vernici di Airlite nell’attività di ripulitura dell’associazione Retake Milano, iniziando dalle aree a maggior impatto sulla salute.

IL PROGETTO
MILANO: LA PRIMA CITTÀ AL MONDO FATTA DI PALAZZI CHE “RESPIRANO COME ALBERI”

CARATTERISTICHE
IL BOSCO IMMOBILE nasce utilizzando pitture che assorbono l’inquinamento su palazzi di Milano. L’azione di riverniciatura di questi edifici è ad opera di Retake Milano che: – pulisce gli immobili dalle scritte e dalle imbrattature – utilizza vernice AIRLITE che assorbe l’inquinamento – impiega volontari e disoccupati rimborsati con voucher.
IL BOSCO IMMOBILE andrà quindi a toccare tre temi fondamentali in Italia e a Milano: l’inquinamento, le scritte non autorizzate sui muri e la disoccupazione. Punto di inizio saranno scuole, ospedali e luoghi frequentati da anziani, per raggiungere le fasce che subiscono maggiori danni dall’inquinamento.
Successivamente si estenderà in altre zone con una crescita “a macchia di leopardo”. Un sito internet monitorerà l’avanzamento del bosco immobile e consentirà a tutti, aziende o privati, di poter inserire le loro abitazioni all’interno del bosco immobile. Milano sarà così il punto di partenza per l’estensione del bosco immobile ad altre città del mondo.
di Andrea Amato – associazione Retake Milano (info@retakemi.it) e di Antonio Cianci (acianci@airlite.com)

*Scultura originale dell’artista Duilio Forte

Menzione d’onore
Per la riqualificazione urbana: Art in The dark
Un altro progetto che si è trasformato radicalmente dalla sua presentazione è Art in The Dark, progetto della gallerista Giorgia Sarti che ha integrato alla sua idea originaria gli autori del progetto Kernel. Ecco il progetto finale che ha ricevuto la menzione d’onore per la sua attività di riqualificazione attraverso l’arte di quartieri marginali.

LA DOMANDA
E’ difficile che Milano possa diventare leader mondiale nell’arte di giorno. E se invece lo diventasse per l’arte visibile solo di notte?
In questo modo a Milano la notte si vivrebbe non più solo come momento di riposo o di divertimento, ma anche come modalità di godere dell’arte.

IL PROGETTO
MILANO: LA PRIMA CITTA’ AL MONDO NELL’ARTE VISIBILE SOLO DI NOTTE
Il progetto Art in the Dark mira a far diventare Milano la prima e unica città al mondo che di notte s’illumina di opere d’arte accessibili e visibili solo al buio.
La città di Milano diviene attraverso Art in the Dark una galleria a cielo aperto che ribalta il concetto di fruibilità delle strutture urbane vissute prevalentemente durante il giorno per accendersi della luce resiliente e permanente dell’arte vivendo attraverso la propria luce e la propria musica, durante la notte.
Art in the Dark ha un’importante valenza sociale e culturale consentendo al cittadino e al visitatore di Milano di fruire delle opere e degli spettacoli audiovisivi solo al buio, stimolandolo a vivere la città anche di notte, in quartieri in cui oggi di notte si vive nel pericolo.
Art in the Dark anima così la Milano notturna di percorsi culturali e sociali non solo mondani per un’esperienza di vita ed evoluzione della mentalità cittadina che possano rendere la città più sicura e viva anche di notte.
Il progetto si basa su due modalità di espressione artistica differenti, ma accomunate dal fatto che si possano ammirare solo col buio.
1.DIPINTI CON VERNICI CHE SI ILLUMINANO AL BUIO Verranno realizzati 10 opere d’arte dipinte sui muri utilizzando vernici che si illuminano al buio.
2. PROIEZIONI AUDIOVISIVE DI ARTISTI INTERNAZIONALI
Per un mese si organizzerà uno speciale Kernel festival, con la proiezione sulla parete di un palazzo di spettacoli audiovisivi realizzati da alcuni tra i migliori artisti internazionali. Sarà loro richiesto di esprimere la loro arte secondo tematiche specifiche e comunque in accordo e collaborazione con l’ente richiedente o lo sponsor.
Progetto di Giorgia Sarti (g.sarti@whitelightart.it)

ALTRI PROGETTI EXPOP 2015

MILANO A COLORI:
E’ un progetto che prevede di colorare edifici, strade, lampioni, mezzi pubblici e mezzi privati mettendo in contatto con gli artisti i proprietari di immobili, di arredo urbano e di veicoli. I proprietari mettono a disposizione i loro beni perché gli artisti li colorino, implementando progetti creati in digitale e approvati attraverso una piattaforma web. La piattaforma permette inoltre ai cittadini residenti di finanziare i progetti. Un esempio? Una casa farmaceutica è proprietaria di un edificio con un muro enorme alla periferia di Milano, con antistante un piccolo corso d’acqua. Un artista crea l’immagine digitale di un enorme balena che vola fuori dall’acqua e lo carica su WEB. L’azienda lo approva, l’amministrazione comunale lo approva (se necessario), e l’opera viene finanziata dal contributo dei cittadini residenti in zona. La realizzazione può avvenire in vari modi, tra i quali la stampa digitale su pannelli di alluminio (tecnica dibond), resistenti alle intemperie e ai raggi UV. I pannelli possono essere affissi alla struttura esistente senza intaccarla ed eventualmente sostituiti o rimossi dopo 6-8 anni in caso di degrado. Lavorando in digitale, anche in caso di manutenzione, si mantiene la fedeltà al progetto orginale. Sarà inoltre possibile proporre e finanziare progetti nei quali il colore viene proiettato di notte attraverso illuminatori o videoproiettori (tecnica chiamata videomapping), così come proporre progetti per colorare mezzi pubblici e mezzi privati. Muoversi con i mezzi pubblici sarà un esperienza divertente per tutti i bambini, ma anche per gli adulti, che ricambieranno il sorriso smagliante di Gattobus con decine di zampe, Brucotram e molto altro.
di Alberto Geneletti

JUST KNOCK:
Just Knock è una piattaforma che permette ai giovani di bussare alle porte delle aziende per proporre le proprie idee. In prima battuta le aziende potranno vedere le idee ma non l’ideatore, se interessate chiederanno a Just Knock di scoprire chi è il talento. Ciò che conta è l’idea, tutto il resto viene dopo. Just Knock vuole rivoluzionare il modo di trovare lavoro. Attraverso il nostro modello le aziende potranno attirare al proprio interno risorse di talento e idee innovative, contemporaneamente i giovani potranno essere valutati ed emergere per le proprie capacità. Ascolto, talento e merito, questi gli ingredienti del recruiting del futuro secondo Just Knock.
di Marianna Poletti

VETRINE PER ARTISTI:
Circuito di mostre d’arte contemporanea diffuso. 10 locations alternative (show room/negozi) del centro di Milano ospiteranno mostre d’arte per la durata di 6 mesi ciascuna. Le mostre saranno curate da Whitelight Art Gallery. Tutto il progetto sarà supportato da un adeguato piano di comunicazione che prevederà la costruzione di un sito internet, di una mappa e di un’app dedicata. Obiettivo è rendere sinergiche le due realtà, galleria diffusa e location ospite. Le opere saranno in vendita e tutte le informazioni saranno disponibili sia attraverso il web sia presso la location direttamente. La location godrà della visibilità e dell’indotto del piano di comunicazione di VETRINE PER ARTISTI. Il livello di mostre (artisti) e delle location ospiti sarà alto.
di Giorgia Sarti

ARTIVIAMO:
Il desiderio di partecipazione dei cittadini alle varie manifestazioni artistiche organizzate in città, indica che l’attrazione non è più espressa solo dalle grandi mostre o dai grandi eventi a cui si partecipa passivamente, ma sempre di più dalla possibilità di avere un ruolo attivo all’interno dell’evento artistico, contribuendone alla creazione di contenuti. Tuttavia, i luoghi che la città mette a disposizione sono scarsi in confronto alla disponibilità di spazi inutilizzati a seguito della ridefinizione del panorama urbano e commerciale lasciato da anni di crisi economica.
a. I luoghi e le piazze che oggi sono spogli, senza monumenti o opere d’arte possono diventare il palcoscenico per un contest di nuove opere create partecipativamente da artisti e cittadinanza. Ogni anno verrebbero allestite nuove opere, di ogni genere artistico, le piu votate diventano permanenti. Le opere non finaliste potrebbero essere messe all’asta per scopi benefici, promuovendo l’artista.
b. Negozi sfitti, da adibire a laboratori d’arte e luoghi espositivi per artisti sprovvisti di luoghi di lavoro e/o galleria. Diventerebbero luoghi temporanei di esposizione.
Il tutto coordinato da un hub/incubatore pensato come il primo Museo partecipato di Milano in cui cittadini ed artisti sono chiamati a confrontarsi su temi per loro importanti dando origine ad un processo creativo con forte impatto sociale. I cittadini partecipano alla costruzione della programmazione artistica del museo, e lo stesso principio vale per le attività secondarie. I cittadini messi a contatto con gli artisti, curatori, potrebbero anche decidere di commissionare opere per il Museo in
base alla programmazione. I cittadini, da pubblico passivo, diventano parte integrante del processo di creazione culturale.
di Cristina Manasse

ANIME NASCOSTE:
Anime nascoste è una rubrica editoriale che nasce nel giugno 2013 sul quotidiano IL GIORNO su cui esce regolarmente tutte le domeniche, spinta dalla convinzione che le cose belle a Milano sono nascoste, e bisogna andare a scoprirle. Ogni numero racconta un luogo di cultura e arte a Milano, attraverso l’incontro e il dialogo con la sua anima fondatrice. Milano ha centinaia di spazi (gallerie d’arte, librerie, pub, ristoranti, appartamenti, garages, ostelli, negozi) che, oltre alla loro attività, credono nella cultura come valore aggiunto e la promuovono con la forza della passione di chi li gestisce. Sveliamoli, facciamoli conoscere e creiamo a Milano il più grande network di cultura diffusa del mondo. La sensibilità contemporanea prevede sempre di più esperienze culturali che mescolano generi differenti. Le Anime Nascoste sono quei luoghi in cui si va per un motivo e si ritorna perché se ne trovano molti altri inaspettati. La rete di tutti di questi luoghi rappresenta la più grande realtà urbana capace di rispondere alla nuova domanda di cultura allargata e trasversale, e potrà rendere Milano la capitale nel mondo di un modo innovativo, divertente e moderno di intendere il tempo libero in città. Milano sarà piena di posti che accenderanno scintille di creatività, cultura e intrattenimento tutte le sere, tutti i giorni dell’anno venendo incontro ai desideri sempre più personalizzati di cittadini e turisti.
di Alberto Oliva

PRABER:
Praber connette coloro che hanno bisogno di un servizio con coloro che lo offrono. Praber è basato sulla fiducia e utilizza Facebook per capire chi ha già assunto un prestatore di servizi, o chi è amico di un prestatore di servizi. Uno degli obiettivi è quello di dare lavoro a tutti le persone oneste e meritevoli e ottimizzare e velocizzare tutto il lungo processo di ricerca e selezione di prestatori di servizi. Fondamentale quando ci si connette è impostare i parametri della ricerca: cosa si cerca – i servizi svariano dal fabbro al parrucchiere, dal dj all’idraulico, e così via – e soprattutto il budget a disposizione. Subito dopo i professionisti iscritti al servizio, se interessati alla richiesta, rispondono e si propongono. Un modo intuitivo e smart di incrociare domanda e offerta. Quando la prestazione è terminata, in linea con altre applicazioni, arriva il momento della recensione: è obbligatoria, e serve agli altri utenti per far capire come ci si è trovati col professionista in questione.
di Nicolas Nemni

MILANO ENERGIA E BENESSERE:
Creazione del primo Centro al mondo per lo sviluppo Energetico e l’Evoluzione dell’individuo. L’obiettivo è quello di realizzare un Polo internazionale che diventi, altresì, il punto di riferimento medico e scientifico dell’ Eccellenza, in cui esperti, medici, ricercatori e scienziati di tutto il mondo si possano confrontare attraverso convegni, conferenze e tavole rotonde, nonché laboratori di ricerca applicata. A sua volta, il pubblico potrà trovarvi cure del corpo e dello spirito, per una wellness armonica e naturale. Basandosi sul filo conduttore dei sette Chakra, campi energetici, è prevista la realizzazione di sette Cupole, colorate secondo i sette colori dell’arcobaleno e costruite con materiali eco-sostenibili, a simboleggiare porte di accesso alla conoscenza di soluzioni per conquistare il Benessere. Attraverso i metodi naturali: tutto ciò che è artificioso, può risanare, ma può lasciare esiti negativi di lunga durata, non solo sul Pianeta Uomo, ma anche sul Pianeta Terra. Per questo motivo parte del progetto verterà sulla fondazione di un “Ateneo dell’Alimentazione naturale”, che promuova la ricerca e la divulgazione dell’alimentazione biologica, biodinamica, scientifica, vibrazionale e quantica, introducendo anche un corretto utilizzo dell’Acqua all’interno di una dieta equilibrata e quale elemento curativo. Fondamentale è altresì la funzione terapeutica dell’ Energia con le terapie di fisica e di medicina quantistica, rappresentanti una delle tante novità su cui si fonda il Progetto.
di Rossella de Focatiis

MILANO MUSIC NETWORK:
Milano Music Network vuole essere una piattaforma in grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato musicale, sviluppando la domanda di musica per rispondere alla crescente offerta. Un problema è quello dell’incontro tra i protagonisti e la piattaforma vuole essere un luogo di scambio unico: per i musicisti, che possono entrare in contatto e scegliere i servizi degli operatori; per gli addetti ai lavori, che possono lanciare “bandi” e interagire con i musicisti; per il pubblico, che può trovare non solo un social per interagire e votare i musicisti, ma anche un luogo unico nel quale trovare tutti gli eventi musicali della città. La piattaforma vuole mettere a disposizione dei musicisti una serie di tool innovativi ed efficaci per promuovere e distribuire al meglio la propria musica. Vuole essere un progetto etico e meritocratico. La piattaforma dovrà essere un concreto mezzo di sviluppo dell’attività musicale nella città di Milano a tutti i livelli: dalla produzione alla distribuzione, dalla promozione alla fruizione e condivisione. L’obiettivo è unire le forze per sviluppare l’attività musicale nella nostra città e farla diventare riconosciuta a livello internazionale come “Città della Musica”.
di Andrea Thomas Gambetti

SCUOLA ++ :
Scuola++ offre la possibilità al cittadino – che sia studente, genitore, insegnante o professionista – di usare il concetto “maker” per creare nuove opportunità e incentivare la creatività nei diversi settori.
Milano, già capitale del design e della creatività, possiede tutti gli elementi per essere il primo laboratorio tecno-creativo che, iniziando dalla scuola, arrivi fino al cuore della città. Il nostro obiettivo è di partire dalla formazione di un centinaio di docenti delle scuole dell’obbligo, ad utilizzare alcuni strumenti e metodologie didattiche innovative per poi trasformarli in tutor per gli studenti.
Programmazione, stampa 3d, robotica (Lego WeDo, Mindstorm e robot umanoidi Nao), Arduino ed elettronica a basso costo si integreranno con le discipline scolastiche, dal mondo delle scienze fisiche e matematiche a quello delle discipline umanistiche.
Ma non porteremo gli strumenti tecnologici solo nella scuola: arriveremo fino al cuore della città e dei suoi abitanti: trasformeremo Milano in un laboratorio metropolitano attivo e vitale. Il parco sotto casa, un bar, un teatro, una fontana saranno adottati dalle scuole che, insieme ai loro gestori analizzeranno come sfruttarne al meglio le potenzialità nascoste e inutilizzate.
Come fare? Una volta formati i docenti, questi partiranno con l’istruzione degli studenti. In contemporanea formeremo anche i possibili destinatari (negozianti in difficoltà, medici della casa per anziani, dell’ospedale, progettisti dei giardini, attori, etc.), valutando in pochi incontri le possibili esigenze. A questo punto si valuteranno gli abbinamenti fra scuole e “location”.  Il materiale tecnologico sarà messo a disposizione della “location” e della scuola che dovrà operare in campo aperto, non solo fra le mura scolastiche. Un format socialmente utile, bellissimo per Milano, che opportunamente arricchito potrebbe anche essere adottato e finanziato dalla televisione.
di Gianluca Meardi

MILANO RESTARTING:
Milano, la prima città al mondo che sostituisce il Welfare col Restart: L’obiettivo, è quello di fornire alle nuove generazioni, gli strumenti necessari per acquisire una maggiore autoefficacia, autostima e fiducia in se stessi. La leva del progetto consiste nel potenziare le abilità cognitive, emotive e relazionali di ogni individuo in difficoltà, trasformando il problema da nemico da sconfiggere in occasione di crescita, attraverso modalità di reazione ottimali. Ulteriore obiettivo è di portare chi ha problemi o chi è ai margini a tornare ad essere protagonista attivo nella società. Il programma si rivolgerà principalmente agli studenti, che acquisiranno coscienza verso i propri talenti,capendo come svilupparli in capacità distintive, facendoli così diventare la propria “assicurazione permanente” con cui risolvere i problemi della vita.
Nel futuro Milano avrà dei cittadini che saranno protagonisti attivi della propria vita in società, saranno quindi, reattivi ad ogni situazione con una maggiore autoefficacia, autostima e fiducia in se stessi,che sono fondamentali anche per una generatività sociale.
Grazie allo sviluppo delle competenze personali emotive, cognitive e relazionali di base, gli adolescenti sapranno gestire le proprie emozioni e lo stress, avranno consapevolezza di sè, avranno sviluppato una comunicazione efficace, relazioni costruttive, senso critico ed empatia sapranno prendere buone decisioni, avranno imparato ad amarsi e quindi ad amare anche gli altri, acquisiranno una sensibilità tale, da essere in grado di ascoltare il proprio corpo per mantenerlo in salute. Sapranno cogliere il meglio dalle cose, che la vita gli riserverà, anche quelle definibili negative, riuscendo a farle diventare un valore aggiuntivo per la propria vita e non un deficit. Ricordando che i bambini e gli adolescenti di oggi saranno il futuro di domani, Milano, diventerà la prima città composta da cittadini con una forte resilienza in grado di essere protagonisti attivi,e il risultato sarà una società con un minor tasso di criminalità e con una maggiore propensione alla generativita’ sociale, con un aumento del lavoro e quindi un incremento delle risorse economiche.
Portando avanti questo progetto, inserendo questa nuova materia didattica “Educare alla Vita”, le persone diventeranno finalmente protagoniste, ma soprattutto avranno un’altra concezione su come vivere e affrontare la propria vita.
di Giorgia Benusiglio

ALBO D’ORO. PROGETTI VINCITORI DELLE EDIZIONI PASSATE DI EXPOP

2012: IL PARCO ORBITALE di Giacomo Biraghi
Progetto presentato da Giacomo Biraghi con l’obiettivo di creare un’orbita di verde che circonda Milano per oltre 70 km, muovendosi tra la circonvallazione esterna e la tangenziale. Per la realizzazione del parco orbitale in una prima fase basterebbe denominare  con un unico nome le aree verdi che si trovano nella cintura di Milano (tra la circonvallazione esterna e la tangenziale). Questa cintura di verde che già esiste, si chiamerebbe “Parco Orbitale” e diventerebbe il parco più grande d’Europa con un’estensione di circa 70 chilometri di circonferenza. Come New York ha il suo central park Milano avrebbe così il suo parco orbitale.

2013: IL GIARDINO SONORO di Officina Idee Verdi
Il Giardino Sonoro è un progetto “urban green” di Officina Idee Verdi; un’oasi integrata alla Città dove ritrovare la capacità dell’ascolto. La struttura di questo giardino segue quella dell’orecchio medio e interno. Una passeggiata all’interno dell’orecchio lungo un percorso di ascolto e silenzio a contatto con la Natura e le sue magiche armonie. Una delle oasi naturali dove prendere coscienza del valore dell’ascolto dei suoni e del silenzio. Luogo da visitare e frequentare, dove rilassarsi e rigenerarsi attraverso sonorità terapeutiche con percorsi didattici di Educazione Civica Acustica, esposizioni, conferenze, corsi, sedute, spettacoli ed eventi.

2014: VESPIAMO- LO SCOOTER SHARING di Giulia Mattoscio, Giulia Neri, Mia Pivčević, Alessandro Razzini, Riccardo Serafini (studenti del Master in Marketing e Comunicazione dell’Università Bocconi)
A vincere l’edizione 2014 di Expop è stato VespiAMO, un progetto di scooter sharing per Milano e per tutte le città del mondo, che ha conquistato le giurie dopo una lunga battaglia con le altre 23 proposte in gara.
VESPIAMO, MUOVERSI IN CITTÀ A CAVALLO DI UNA VESPA
A ideare VespiAMO sono stati Giulia Mattoscio, Giulia Neri, Mia Pivčević, Alessandro Razzini, Riccardo Serafini, studenti del Master in Marketing e Comunicazione dell’Università Bocconi. Si tratta di un servizio di scooter sharing caratterizzati da un pick up e drop off estremamente semplici, istantanei, basati sullo stesso meccanismo che ha già determinato il successo del car e del bike sharing, ma con in più i vantaggi offerti dallo scooter per muoversi nel traffico urbano.
Follow up: a un anno di distanza dalla presentazione in Expop del progetto di scooter sharing, nell’estate 2015 il Comune di Milano (che era patrocinatore di Expop 2014) ha introdotto il primo servizio di scooter sharing del mondo.rale. Conoscere la possibilità di “raccogliere” oggi e di arricchire la nostra dieta con cibo selvatico, ci spinge ad approfondire la conoscenza e lo studio del mondo vegetale, delle piante disponibili e del loro uso, avvicinandoci all’etnobotanica e al nostro territorio, a comprendere il modo complesso con cui il cibo è legato alla nostra esistenza, alla salute del pianeta terra e ai suoi ecosistemi. Raccogliere i frutti spontanei da se significa riportare il contatto con la terra e con la fatica nella nostra esistenza e, anche se fatto solo sporadicamente, questo potrebbe comunque aiutarci a ristabilire una consapevolezza concreta delle materie di cui ci nutriamo e della loro origine. In quest’ottica vediamo wood*ing e il nostro lavoro come un’opportunità per segnare una nuova strada di contiguità tra necessità alimentare, ecologia e appetito. Oltre ai concetti e alle frontiere del bio e del km zero, la ricerca di wood*ing sul cibo selvatico si addentra, sull’onda delle più alte sperimentazioni gastronomiche contemporanee, nei temi di una POSSIBILE e VERA sostenibilità alimentare che coniuga, nel suo delinearsi, l’identità culturale dei luoghi e dei tempi passati e presenti, la storia sociale e culturale, l’importanza della biodiversità naturale spontanea del nostro paese e delle antiche tradizioni legate alla nostra cultura. La raccolta di piante, frutti, semi, radici spontanee, la ricerca delle tecniche artigianali gastronomiche del passato, la biodiversità delle nostre colture antiche genera, proseguendo la ricerca, un database di materiale genetico autoctono, di organismi, di pratiche culturali, di idee infinito ma che è in grado, nel contempo, di mantenere la nostra identità nella sua forma più robusta e autentica e di aprirci, nella sua ricchezza, la possibilità di sperimentazioni culinarie di alto livello contemporaneo veicolando un chiaro intento di salvaguardia ambientale.