Mangia, Prega, Ama” è il mio motto.

Che cos’è Vivaio per te?
Immagino Associazione Vivaio come a un giardino grandissimo, pieno di erbetta fresca, in cui siamo stati gettati tanti semi, tutti diversi. Questi semi sono le persone che lo animano. Da loro e insieme loro nascono progetti.
A irrigarli, dall’alto, sono le energie e gli entusiasmi condivisi, insieme alla voglia di ascoltare le ragioni e i consigli degli altri.
Vivaio è un ecosistema verde popolato da diversità in cui ciascuno si alimenta della linfa del vicino, ed è bellissimo.

Come sei arrivato la prima volta in Vivaio?
Giorgio Aivazopoulos mi ha contattato via mail all’indirizzo del blog che ho fondato nel 2009, su Milano. Pensavo fosse la solita richiesta di redazionale “for free” ed invece si trattava di un invito al Vivaio Riva per la prima plenaria dopo la pausa estiva.
Ad avermi attratta all’inizio è stata l’opportunità di visitare un luogo per me sconosciuto, nonostante ci fossi passata davanti tante volte. Ma la riunione, la condivisione, l’engagement di Andrea Zoppolato mi hanno fatto capire che il fascino della scoperta ed il network di bellezze sarebbe stato una costante in Vivaio: così, non ho resistito agli inviti successivi e Vivaio mi ha conquistata.

Qual è il tuo sogno per Milano?
Vorrei che Milano fosse sempre bellissima, come è oggi. Vivibile; per e dei cittadini.
Mi piacerebbe ancora di più che milanesi, neomilanesi, i turisti la vedessero bellissima, ne riconoscessero il potenziale e il “pudore”, ma soprattutto che la rispettassero per il suo carattere di gentile signora che deve essere conquistata, prima di conquistare.
Amerei che Milano fosse una città e uno stato: d’animo, del sentire civile ed etico.

Il progetto o iniziativa di Vivaio che ti ha appassionato di più?
Con il Sindaco per un Minuto mi sono trovata a lavorare subito, spalla a spalla, con i vivaisti d’annata, un’esperienza divertente oltre che sorprendente.
Con i Vivaio Awards mi sono sentita orgogliosa di aver preso parte ad un progetto di bellezza, arte, merito, educazione alla città e alla condivisione. La dimostrazione che la risorsa migliore sono le buone energie e che l’unione è una forza potentissima, di sicuro successo.
Milano Città Stato è una straordinaria avventura.

La pianta o il fiore che ti rappresenta?
Il rosmarino: sembra “puntuto” ma è da lasciar esprimere tra le dita – allora rivelerà il suo profumo, sempreverde e dal sentore di estate.