Milano against pollution

Palazzi che “respirano”.

Perché dipinti con una nuova tecnologia –racchiusa in una pittura- capace di neutralizzare oltre l’80% degli inquinanti presenti nell’aria.

Non si tratta di fanta-ecologia ma di una reale, effettiva sfida per la vivibilità e la qualità dell’aria, che Milano lancia dal palazzo dove ha sede il consiglio regionale della Lombardia.

Il 22 marzo 2016, all’ultimo piano del grattacielo Pirelli, sotto l’egida di Associazione Vivaio – la compagine di persone che dal 2012 genera progetti capaci di valorizzare la città – il capoluogo lombardo presenterà un evento destinato a rappresentare un unicum.

Via Ventura, in zona Lambrate, da aprile 2016 diverrà la prima via del mondo “pollution free”. Ovvero, via in cui la presenza di inquinanti sarà drasticamente ridotta.

Durante il Fuorisalone, nella settimana del design, ogni immobile dell’area sarà infatti dipinto con Airlite, tecnologia racchiusa in una polvere inorganica che diventa una pittura con l’aggiunta di acqua, in grado di scomporre gli inquinanti in molecole di sali innocue e di ripulire l’aria dall’88,8% dei veleni e dal 99,9% dei batteri.

Una scoperta rivoluzionaria, fulcro della proposta positiva che Milano si appresta a lanciare insieme a vari player:

Airlite, la tecnologia ritenuta una delle scoperte più importanti del decennio;

Bosco Immobile, progetto che fa capo ad Associazione Vivaio, finalizzato a fare degli immobili un valore, oltre che economico, ambientale;

Retake Milano, movimento no profit che ha come scopo la riduzione di atti di vandalismo con particolare attenzione al problema dei graffiti;

Made by Milan, start up a vocazione sociale che ha il fine di produrre bene pubblico attraverso il coinvolgimento di cittadini e istituzioni.

Airlite, marchio controllato dalla londinese AM Technology, è in realtà una scoperta portata avanti da due italiani, Massimo Bernardoni e Antonio Cianci, titolari del progetto.

Il meccanismo alla base di Airlite è importato dalla natura: la pittura mutua infatti la fotosintesi clorofilliana, usando la luce –artificiale o solare- per innescare un meccanismo che permette di ridurre la concentrazione degli inquinanti nell’aria, in modo tangibile ed empiricamente dimostrabile.

Applicarla sulle pareti equivale a piantare alberi ad alto fusto. Calcolando la percorrenza media in ambiente urbano, 1000 metri quadrati di Airlite eliminano in 12 ore l’inquinamento prodotto da 1150 autovetture a benzina o 862 a gasolio con motore Euro 6.

Per questo, Via Ventura respirerà un’aria nuova.

Perfettamente in linea con la finalità di Bosco Immobile, progetto aperto a tutte le imprese del territorio per invitarle a trasformare Milano in un bosco invisibile, benefico per la salute. Un bosco che potrà crescere insieme all’impegno delle singole aziende intenzionate a contribuire alla costruzione di una parte di esso, prenotando una porzione di superficie da dipingere.

Quale occasione migliore del Fuorisalone, per portare a conoscenza del mondo il potenziale della nuova tecnologia e il ruolo di Milano come portabandiera mondiale della lotta all’inquinamento?

Una piattaforma di grande risonanza, che avrà lo scopo di sensibilizzare non solo Milano, ma le altre grandi metropoli internazionali, all’adozione di questo tipo di misura contro l’inquinamento atmosferico.

Il capoluogo lombardo si propone infatti come simbolo di una sfida molto più ampia, una vera e propria alleanza delle città contro la concentrazione di veleni nell’aria.

Si chiamerà Cities against Pollution: una promessa, che diventa la denominazione di un progetto volto ad affrontare con approccio risolutivo il problema dell’inquinamento nelle maggiori città del pianeta.

Milano è la città con più morti causate dall’inquinamento atmosferico in Italia: 5mila morti all’anno e 11 mesi di vita in meno per ogni milanese, secondo dati OMS. Sono dati drammatici.

Nella Pianura Padana si registrano i più alti tassi di mortalità da inquinamento atmosferico d’Europa: fra i 28 paesi dell’ Ue abbiamo il più alto tasso di morti per inquinamento d’aria con 84.400 nel 2012 su 491mila a livello comunitario .

Ora, la possibilità di trasformare un triste primato in opportunità unica, esiste.

Dopo l’evento di Fuorisalone, la città ospiterà, nel corso dell’estate, il primo summit sul problema della qualità dell’aria, estendendo l’invito a partecipare ai delegati di altri centri urbani vessati dai veleni come Pechino, Bangkok, Mosca, Città del Messico.

Obiettivo: un confronto sulle politiche ambientali e un’apertura a eventuali soluzioni da parte di aziende leader nella tecnologia pulita, con l’opportunità di intervento da parte di investitori internazionali interessati alla green economy.