Milano è la nuova “capitale morale”, aggiungendo che Roma non ha “quegli anticorpi di cui ha bisogno e che tutti auspichiamo possa avere” contro il malaffare.
Lo ha detto a Milano il presidente dell’Authority anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, che ha precisato in serata di mercoledì che la sua voleva essere “non una critica, ma un pungolo a lavorare” per esportare il modello dell’Expo per il Giubileo. Ma la polemica si accende con politici di vario colore a difendere Roma, tra accuse di “renzismo antiromano”.
E altri d’accordo con Cantone ma poco vogliosi di dirlo pubblicamente, per non scatenare altra bufera e forse pensando alle elezioni. In mezzo l’ironia di Gigi Proietti su Milano “la facessero Capitale e poi se famo due risate…”. Il magistrato anticamorra riceve nella “capitale morale” il Sigillo della Citta’ dal sindaco Giuliano Pisapia, un riconoscimento per il “ruolo importante” del capo dell’Anac nella riuscita dell’Expo, salvato dagli scandali della vigilia.
E Cantone, dopo l’intervento del prefetto della citta’ Francesco Paolo Tronca, dice che Milano si e’ riappropriata “del ruolo di capitale morale del Paese, mentre Roma sta dimostrando di non avere quegli anticorpi di cui ha bisogno e che tutti auspichiamo possa avere”.
“Sono davvero onorato di aver consegnato mercoledì mattina il Sigillo ufficiale della nostra città a Raffaele Cantone, uomo dello Stato che ha fatto dell’affermazione della legalità la sua missione professionale e umana. Il suo impegno nei mesi di Expo nel predisporre, elaborare e suggerire strategie di contrasto e di prevenzione di episodi illeciti è stato fondamentale. Un impegno che abbiamo salutato da subito con favore, convinti che avrebbe aiutato a dare ulteriore sostanza e forza alla campagna di affermazione della legalità intrapresa sin dai primi mesi dall’insediamento e che abbiamo ulteriormente rafforzato in occasione di Expo”, ha detto il primo cittadino milanese consegnando il Sigillo a Cantone.
Fonte: www.milanotoday.it